La progettazione è l’inizio del lavoro ma non l’inizio del progetto: prima di quello c’è un’idea, un sogno…

Per i non addetti ai lavori l’attività di progettazione può essere simile a quella dei maghi che si vedono nei cartoni animati.

In un certo senso, all’inizio una magia c’è: immaginare qualcosa che non esiste ancora, e che dovrà diventare reale.

Ciò che viene dopo è un lungo percorso fatto di studio, ricerca, lavoro, verifiche, altro lavoro, e tanto caffé per le notti insonni.

Se poi quello che si vuole realizzare non assomiglia a cose già esistenti (scopri qui la novità) allora sono necessari anche coraggio e una solida base scientifica e tecnica, perché non si può copiare o riciclare ma bisogna davvero aprire una via nuova, con tutte le incognite che questo comporta.

A differenza di alcune forme d’arte (dove ogni novità può avere successo) in campo tecnico non ci si può permettere di non rispettare la Fisica, la Matematica, i materiali, le procedure industriali, le normative e le specifiche di sicurezza.

Occorre pertanto un duro lavoro per inventare cose nuove che però rispettino quello che esiste già e vi si integrino alla perfezione.

Quando alla fine tutto funziona e quanto immaginato diventa realtà (senza l’aiuto di incantesimi o bacchette magiche), allora i sacrifici e le risorse profuse mostrano il loro senso e la soddisfazione torna ad essere un qualcosa di magico: per chi ha inventato e, lo auspichiamo, per chi ne fruisce.